domenica 28 ottobre 2012

Bruno Munari: Trieste 28 ottobre 1987

... non riuscivo a staccare lo sguardo, mentre lui con la semplicità dei grandi stava svolgendo un laboratorio 'giocare con l'arte' proprio nella mia città, Trieste. L'incontro con un mito, che ha sciolto ogni mio imbarazzo perchè è naturale: conoscere, capire, comunicare. 



alcuni momenti dell'intervista:
Sto seguendo alla Facoltà di Architettura di Venezia, un corso di disegno e comunicazione visiva*: da noi non c'è design. Ci sono delle problematiche ad essere designers oggi, cosa manca alla comunicazione del settore?
"Si può dire che non manca niente, in certi settori della produzione c'è una super produzione, ad esempio nelle sedie ci sono 100milioni di sedie, anche perchè ogni architetto vuole disegnare la sua sedia. Ma in realtà il problema non è quello, il problema è quello della riduzione dello spazio, e di fare degli oggetti non tanto artistici ma pratici. Per esempio negli spazi minimi, dato che oggi i costi degli appartamenti sono altissimi, quindi uno deve avere uno spazio minimo che non sia ingombrato da mobili inutili soltanto decorativi, per cui per questa funzione tutti quei mobili che possono contenere il massimo nel minimo spazio sono preferiti, se poi hanno anche un costo giusto va benissimo. Per esempio non so se conosce i mobili che ho disegnato per Robots, i Vademecum, librerie girevoli e spostabili su base quadrata 30x30. Quelli portano 50 libri per ogni piano, sono a 4 ripiani quindi in uno spazio minimo ci stanno 200 libri. Questa è una utilizzazione massima dello spazio che mi lascia libero il resto dell'ambiente per quello che io voglio fare."
....Troppi prodotti con differenze minime, evitare le mode... allora in quale direzione secondo lei deve andare la ricerca?
"La ricerca deve risolvere i problemi più difficili, non quelli più semplici. Perchè in fondo i problemi che hanno una impostazione artistica vanno sempre bene, nel mondo dell'arte se uno dice 'io la vedo così' non si può dirgli di no."
Esiste però un fenomeno da prendere in considerazione che è legato all'arte, ai prototipi o pezzi unici di oggetti d'arredamento o ai pezzi storici di design: le aste di modernariato...
"Però il modernariato ha bisogno di tempo per diventarlo. Non dobbiamo 'santificare' oggetti anche di ieri."
Analisi, strategie comunicative, mostre del mobile, quali pensa siano le motivazioni all'acquisto?
"Comunque il settore è confuso, tanti tendono al massimo quadagno, cose inutilmente preziose se ne vendono in quantità, anche perchè c'è gente che ci tiene a far vedere che può spendere tanto." ....
Lei ha grandi soddisfazioni nel lavorare per e con i bambini
"Sì perchè sono veri, con loro non si può barare,"
E si vede che lei li attrae in modo incredibile
"Il piacere è reciproco, mi danno una grande gioia."
intervista di Gabriella Dorligo

A Trieste il 27 ottobre del 1987 inaugurò e seguì negli anni successivi l'attività dell'associazione Gruppo Immagine
*corso di disegno e comunicazione visiva prof. Gaddo Morpurgo, che nel 1992 portò Munari allo IUAV per tenervi una lezione disponibile in video.

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